RIFLESSIONI

„Mi piace raccontare storie stando su un palcoscenico. È questa vicinanza tangibile con la platea che mi elettrizza. Durante lo spettacolo il pubblico può conoscermi senza altra mediazione, in modo diretto, può entrare dentro al mio mondo, camminare con me, mentre salgo sull'Everest o mentre getto la spugna proprio sotto la cima del Lhotse. Cerco di esternare il mio mondo interiore, di descrivere come un compagno di viaggi i dubbi, le paure, le fragilità che assalgono ognuno di noi, quando si spinge fino ai propri limiti. Sono questi sentimenti il comune denominatore tra me e il mio pubblico.“